Il ministro Antonio Tajani smaschera il bluff di Putin sui missili: ecco gli ultimi sviluppi sulla guerra in Ucraina.
Nell’ultima puntata di 4 di sera Weekend su Rete4, Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ha offerto una chiave di lettura chiara e diretta sulle recenti mosse di Vladimir Putin.
Il missile Oreshnik, presentato da Mosca, è stato liquidato dal ministro come un’arma “vecchia” con una nuova veste. “Io penso che sia come facevano gli antichi guerrieri che battevano la spada sullo scudo per intimorire l’avversario“, ha dichiarato.
Tajani e la strategia di Putin sui missili
Secondo il ministro, come riportato Il Tempo, l’apparente novità del missile sarebbe frutto di un mero restyling. “Hanno rifatto un po’ il trucco a missili che avevano per cercare di spaventare l’avversario ucraino per fare la voce grossa“, afferma Tajani.
Inoltre ha evidenziato le profonde differenze culturali tra l’Occidente democratico e il sistema di potere russo. “Putin è cresciuto con la cultura del Kgb, pensa che tutto si risolva con la forza e con l’uso delle forze armate“, ha spiegato.
Il vertice di Varsavia tra i principali paesi europei e il Regno Unito ha ribadito l’impegno per una soluzione pacifica e giusta alla guerra in Ucraina. Il vice premier ha sottolineato che la pace non può essere sinonimo di resa per Kiev, ma deve garantire il rispetto del diritto internazionale.
“Abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme per difendere il diritto internazionale e lavorare insieme anche con la nuova amministrazione degli Stati Uniti per cercare di trovare una soluzione“, ha dichiarato.
La provocazione della Corea del Nord
Il ministro ha anche puntato l’attenzione sul coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto, definendolo una provocazione orchestrata da Mosca.
“Quella dei russi è stata una provocazione, coinvolgere un altro paese che non ha nulla a che fare con l’Ucraina, non ha mai avuto contenziosi storici con l’Ucraina, la Corea del Nord“, aggiunge.
Il vicepremier Tajani ha spiegato che l’obiettivo di Putin è quello di utilizzare truppe straniere. L’obiettivo è evitare ulteriori perdite tra i soldati russi e limitare così il malcontento interno.